Il 2016 di Nikon è iniziato con la doppietta D500 e D5, nuove reflex di punta nei segmenti APS-C e Full Frame che abbiamo avuto modo di "assaggiare" a Milano con il nostro hands-on. La prima era molto attesa ma è forse arrivata un po' in ritardo, andandosi inevitabilmente a confrontare con le ormai diffuse full frame "abbordabili", tra cui la stessa D750 in casa giallo nera. La seconda, invece, sembrava non avere punti deboli, almeno fintanto che è rimasta solo in esposizione. Nelle prime prove, infatti, non ci è stato dato modo di analizzare gli scatti, che sono rimasti nelle memorie fissate all'interno delle fotocamere.
Le brutte notizie per la nuova ammiraglia sono arrivate inizialmente da DPreview, che ha pubblicato una comparativa con risultati piuttosto deludenti. Il sensore da 21MP della D5, che non è di manifattura Sony, ha infatti mostrato una gamma dinamica tutt'altro che entusiasmante e una minore capacità di gestire il rumore nelle aree scure anche a bassissimi ISO. Da un confronto con altri modelli della stessa casa, tra cui la D750, si può notare che aumentando l'esposizione in post-produzione vien fuori un rumore davvero eccessivo nella D5, nettamente superiore rispetto agli altri sensori, persino più di quello della APS-C D7200.
Stando alle specifiche tecniche, il punto forte di questo modello dovrebbe essere proprio la resa ad alte sensibilità, con ' impressionante soglia di oltre 3 milioni di ISO. Un primissimo confronto di Focus Numerique con la Canon 1D-X Mark II sembrerebbe però ridimensionare questo primato. A fronte di numeri effettivamente molto superiori sulla carta, il reale vantaggio della D5 sulla sua diretta rivale è davvero minimo considerando il range di reale utilizzo, che possiamo considerare rilevante fino a 102.400 ISO.
Da queste primissime analisi, dunque, ne verrebbe fuori una macchina più modesta. Al di là dei numeri del marketing, il 4K si può usare per un massimo di 3 minuti, la gamma dinamica è inferiore anche rispetto le APS-C e la resa ad alti ISO non è così elevata come i numeri vorrebbero suggerirci. Speriamo che dalle prime prove complete il quadro venga ridipinto con tinte più favorevoli per la top di gamma di Nikon, perché questi primi approcci sembra tutt'altro che rose e fiori.